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Fibrillazione Atriale in Medicina Generale



TAbEllA Xiii.
Indicazioni all’ablazione transcatetere nella FA: linee guida dell’Associazione Italiana Aritmologia
e Cardiostimolazione (AIAC) 2013 (da Raviele et al., 2013, mod.) . 1
Evidenza e/o ac- FA parossistica/persistente, senza cardiopatia strutturale o con cardiopatia lieve, sinto-
cordo generale matica (con compromissione signifcativa della qualità di vita), refrattaria ad almeno un
sull’utilità e sull’eff- farmaco antiaritmico, quando la strategia clinica preferibile sia il mantenimento del ritmo
cacia dell’ablazione sinusale stabile anziché il controllo della frequenza ventricolare
transcatetere (dati derivati da più studi clinici randomizzati o metanalisi)
Evidenze e/o opi- 1. FA persistente di lunga durata (oltre un anno), senza cardiopatia o con cardiopatia
nioni meno univo- lieve, sintomatica (con compromissione signifcativa della qualità di vita), refrattaria
che, più favorevoli ad almeno un farmaco antiaritmico, quando la strategia clinica preferibile sia il man-
che sfavorevoli tenimento del ritmo sinusale stabile anziché il controllo della frequenza ventricolare
sull’utilità e l’effca- 2. FA parossistica/persistente con cardiopatia organica, sintomatica (con compromis-
cia dell’ablazione sione signifcativa della qualità di vita), refrattaria ad almeno un farmaco antiaritmico,
transcatetere quando la strategia clinica preferibile sia il mantenimento del ritmo sinusale stabile
anziché il controllo della frequenza ventricolare
(dati derivati da consenso di opinione degli esperti e/o da piccoli studi, studi retrospettivi,
registri)
3. FA parossistica/persistente o persistente di lunga durata (> 1 anno), quando la com-
parsa e la persistenza dell’aritmia comportano un signifcativo peggioramento della
funzione di pompa del cuore, nonostante adeguata terapia farmacologica antiaritmi-
ca e per l’insuffcienza cardiaca
(dati derivati da un singolo studio clinico randomizzato o da studi non randomizzati di
grandi dimensioni)
Utilità ed effcacia 1. FA persistente di lunga durata (> 1 anno), con cardiopatia organica, sintomatica (con
dubbie (evidenze compromissione signifcativa della qualità di vita), refrattaria ad almeno un farmaco
e/o opinioni diver- antiaritmico, quando la strategia clinica preferibile sia il mantenimento del ritmo sinu-
genti) sale stabile anziché il controllo della frequenza ventricolare
2. Pazienti che opportunamente resi edotti dei vantaggi e rischi delle diverse opzioni
terapeutiche scelgono la terapia ablativa per motivi psicologici o professionali
(dati derivati da consenso di opinione degli esperti e/o da piccoli studi, studi retrospettivi,
registri)


logica, responsabile di sintomi severi (con elevato rischio tromboembolico (punteggio
compromissione signifcativa della qualità CHADS ≥ 2, valvulopatia, ecc.);
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della vita); • l’esecuzione di un ecocardiogramma transeso-
2. l’ablazione chirurgica: creazione di “barrie- fageo prima della procedura (per escludere la
re elettriche” biatriali fno alla formazione presenza di trombi atriali);
di una sorta di labirinto (Cox-Maze): viene • la sedazione (più o meno profonda) per evitare
solitamente effettuata in concomitanza con lo stress, dolore, reazioni vagali e rendere im-
procedure cardiochirurgiche e in particola- mobile il paziente.
re con interventi di sostituzione/riparazio-
ne valvolare (generalmente mitralica) o più Risultati dell’ablazione transcatetere
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raramente da sola (chirurgia “stand alone” fnalizzata al controllo del ritmo
per la FA). Risultati: 92% di soggetti asinto- L’ablazione previene le recidive di FA (con una
matici a 14 anni, di cui 80% senza farmaci singola procedura) nel 57% dei pazienti, mentre
antiaritmici e/o anticoagulanti. procedure ripetute e l’associazione con una te-
Richiede: rapia per il controllo del ritmo sinusale alzano la
• un’adeguata anticoagulazione dei pazienti pri- percentuale di successo al 77% e riducono le
ma, durante e dopo la procedura di ablazione ospedalizzazioni. Nell’arco di 18 mesi, 70% dei
 rischio eventi tromboembolici (maggiore che pazienti è asintomatico senza farmaci antiaritmi-
con cardioversione elettrica), che rappresenta- ci e un altro 10% è asintomatico con una terapia
no una delle più gravi complicazioni dell’abla- antiaritmica prima ineffcace. La probabilità di suc-
zione della FA; cesso dipende però anche dal tipo di FA (paros-
• la prosecuzione della TAO per 3-6 mesi in tutti sistica > persistente > persistente di lunga durata)
i pazienti e a tempo indefnito nei soggetti con e dalla tecnica impiegata. Va peraltro notato che

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