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il follow-up del paziente con FA

in Medicina generale 1-3


I compiti generali del MMG nel follow-up paziente • identifcare eventuali effetti collaterali dei far-
con FA già diagnosticata sono: maci modulatori nodali (bradicardia, blocco AV,
1) prevenire gli eventi tromboembolici, sia nella ipotensione, distiroidismi da amiodarone, intos-
FA permanente sia in quella ricorrente, in base sicazione digitalica, ecc.);
alla valutazione del rischio tromboembolico ed • identifcare ed evitare eventuali interazioni far-
emorragico; macologiche;
2) alleviare l’eventuale sintomatologia causata dal- • rilevare la comparsa di effetti proaritmici dei
la FA; farmaci;
3) trattare in maniera ottimale le coesistenti malat- • richiedere una consulenza cardiologica solo se
tie cardiovascolari e i fattori di rischio extracar- il paziente si ritiene insoddisfatto della terapia
diaci (BPCO, tiroide, elettroliti, diabete mellito, precedente e desidera migliorare la sua qualità
obesità, ecc.); di vita o se il MMG giudica necessario rivede-
4) controllare la frequenza cardiaca (se è stata scel- re la strategia terapeutica (inviare con richiesta
ta la strategia del controllo della frequenza, man- motivata);
tenendo la FA che viene defnita “permanente”); • richiedere un ECG ogni 1-2 anni in assenza di
5) sorveglianza terapia antiaritmica. modifche della terapia;
• effettuare un controllo periodico degli esami
Si riconoscono tre situazioni cliniche fondamentali: ematochimici in relazione alle necessità cliniche
a) paziente con FA permanente in terapia di con- e alla terapia farmacologica del paziente;
trollo della frequenza cardiaca; • richiedere un ECG dinamico sec. Holter se:
b) paziente ritornato in ritmo sinusale spontanea- – il controllo della frequenza viene perseguito
mente o dopo cardioversione elettrica o farma- con strategia “strict” (= frequenza ventricola-
cologica o dopo ablazione transcatetere; re < 80/min a riposo e < 110/min sotto sfor-
c) paziente con FA ricorrente. zo fsico di moderata intensità), dato il rischio
di aritmie ipocinetiche (specie notturne) 3 5 6 ;
Nel paziente con diagnosi di “FA permanente” e già – il quadro clinico risulta insoddisfacente
in trattamento con farmaci modulatori nodali per il (persistenza di palpitazioni, dispnea, verti-
controllo della frequenza ventricolare, il MMG deve: gini, ecc., oppure comparsa di bradicardie
• controllare e registrare ad ogni visita la frequen- sintomatiche).
za ventricolare, a riposo e durante sforzi mode-
rati, indicativamente tali da indurre un lieve sen- Nel paziente ritornato in ritmo sinusale, spontanea-
so di affanno. I dati vanno registrati nella cartella mente (FA parossistica) o dopo cardioversione elet-
clinica; trica o farmacologica o ablazione (FA persistente),
• aggiustare la terapia farmacologica in modo da il MMG deve:
mantenerla abitualmente a riposo a 80-100/ • registrare ogni episodio di FA recidiva;
min  o < 110/min . è importante il ruolo di • controllare l’aderenza/persistenza del paziente
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educazione del paziente o caregivers all’auto- alla terapia antiaritmica qualora prescritta dal
monitoraggio (eventualmente con l’ausilio di cardiologo/ospedale, identifcare eventuali effet-
apparecchi elettronici per la misurazione della ti collaterali della terapia antiaritmica in corso (ad
pressione arteriosa in grado di determinare in esempio controllo del TSH almeno ogni 6 mesi
modo affdabile la frequenza in corso di FA o di nei pazienti in terapia con amiodarone, controllo
cardiofrequenzimetri); della frequenza cardiaca ad ogni visita);
• controllare l’aderenza/persistenza del paziente • evitare eventuali interazioni con altri farmaci
alla terapia con modulatori nodali (beta-bloc- prescritti per diverse condizioni morbose;
canti, calcio-antagonisti non diidropiridinici, di- • prestare attenzione anche all’associazione con
gossina, amiodarone), eventualmente adattan- i farmaci o diete che riducono il potassio e il
dola nel tempo in base alla risposta ventricolare magnesio (diuretici tiazidici e dell’ansa, lassativi,
e ai sintomi; diete severamente ipocaloriche);

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