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Il follow-up del paziente con FA in Medicina Generale
• far effettuare un ECG dopo 5-7 giorni dall’inizio se già prescritta dal cardiologo (anamnesi far-
della terapia o dopo ogni modifca della terapia; macologica del paziente e confronto con i fami-
• far effettuare un controllo clinico cardiologico liari o caregivers, controllo tramite database del
dopo 3 mesi, dall’inizio/modifca della terapia rinnovo tempestivo delle prescrizioni, calcolo
antiaritmica, poi ECG una volta l’anno se asin- del “medical possession ratio”, ecc.);
tomatici e senza modifche della terapia; • l’opportunità d’invio del paziente a un centro
• valutare l’opportunità di eseguire un monitorag- specialistico esperto nell’ablazione transcatete-
gio elettrocardiografco ambulatoriale (Holter, re (o in altre tecniche di ablazione).
loop recorder esterno, ecc.) o di una consu-
lenza cardiologica qualora ci siano sintomi che La terapia antiaritmica farmacologia va modifcata
facciano supporre l’esistenza di episodi di FA (sentito il parere del cardiologo) solo in presenza di
ricorrente subclinica o paucisintomatica o di ef- recidive frequenti e/o mal tollerate e dopo aver ve-
fetti proaritmici da farmaci o se compaiono bra- rifcato l’effcacia, la tollerabilità e i dosaggi testati
dicardia, iniziali disturbi di conduzione all’ECG a nei trattamenti precedenti (portare un farmaco fno
riposo o altre aritmie paucisintomatiche; ai massimi dosaggi consigliati/tollerati, prima di ac-
• ricordare che la FA parossistica di durata > cantonarlo!).
48 ore, la FA persistente e la FA permanente
sembrano comportare un rischio equivalen- Flow-chart per il trattamento
te di fenomeni tromboembolici, a parità degli generale dei pazienti
altri fattori di rischio tromboembolico (punteg- con FA (Fig. 12)
gio CHA DS VASc, presenza di valvulopatie
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o protesi valvolari, ecc.): pertanto deve es- indicatori di qualità
sere considerata la terapia anticoagulante a
tempo indeterminato (valutandone il rapporto Anche per la gestione dei pazienti con FA è utile
rischio/benefcio nella specifca situazione cli- disporre di indicatori di qualità che consentano una
nica) anche dopo un solo episodio di FA non rapida valutazione di come si affrontano gli aspet-
secondaria a patologie acute/trattabili (ad ti fondamentali dell’assistenza. Si riportano qui gli
esempio, tireotossicosi, ipokaliemia, ipossia, indicatori individuati dalla SIMG. La scelta riguarda
ecc.) se il proflo di rischio tromboembolico è quindi un numero limitato, ma clinicamente molto
elevato (ad esempio, valvulopatia, punteggio rilevante, di elementi che riguardano l’attività del
CHA DS VASc elevato, ecc.) . MMG. Questi indicatori dovrebbero essere estrai-
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Si ricorda che generalmente non è necessario al- bili automaticamente dal software di studio (cosa
cun trattamento farmacologico per il mantenimento già possibile attualmente con i principali software
del ritmo sinusale, poiché non necessario, se gli in commercio):
accessi di FA sono: • prevalenza pazienti con diagnosi di FA;
• rari (< 1/anno); • numero pazienti con CHA DS VASc = 0 e
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• di breve durata (poche ore); quanti senza terapia proflattica (in assenza di
• ben tollerati emodinamicamente; altre motivazioni);
• senza evidenza ecocardiografca di cardiopatia • numero pazienti con CHA DS VASc = 1 e
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strutturale importante e/o di rimodellamento quanti con terapia proflattica antitrombotica;
atriale; • numero pazienti con CHA DS VASc > 2 e
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• primo episodio. quanti in terapia antitrombotica.
è evidente come gli indicatori presentano limiti
Nel paziente con episodi di FA parossistica o persi- intrinseci: vi possono essere motivate eccezioni,
stente ricorrenti, il MMG deve valutare: sono spesso accorpate scelte terapeutiche non
• la presenza di fattori che possono favorire/pre- esattamente equivalenti, ecc. Il loro scopo è in-
cipitare una FA (ipokaliemia, tireotossicosi, infe- fatti solo quello di consentire al medico di avere
zioni, scarso controllo del diabete, scompenso una rapida valutazione della sua attività, iden-
o dell’ipertensione arteriosa, uso di alcool o tifcare i problemi più evidenti e, in un secondo
droghe, ecc.), i quali devono essere innanzitut- momento, poter esaminare i casi dubbi paziente
to corretti o rimossi; per paziente.
• la necessità d’invio al cardiologo (in tempi bre-
vi) per l’inizio di una proflassi farmacologica Job description della FA
antiaritmica se il paziente è senza terapia, ma Se il medico è in primo luogo responsabile pro-
gli accessi di fbrillazione ricominciano in modo fessionalmente nei confronti dei propri pazienti, è
frequente e/o prolungato e/o non sono ben innegabile che si deve confrontare anche con gli
tollerati; amministratori, soprattutto in questo periodo di ri-
• l’aderenza/persistenza alla terapia antiaritmica, sorse limitati. è pertanto necessario disporre di una
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