Home Notizie Comunicati Stampa Anno 2008 3 Aprile 2008. Errori Medici: trend in rialzo delle cause, per Simg Formazione e Gestione del rischio le migliori garanzie

3 Aprile 2008. Errori Medici: trend in rialzo delle cause, per Simg Formazione e Gestione del rischio le migliori garanzie

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Firenze, 3 aprile 2008 - Negli ultimi anni si registra un trend al rialzo delle cause legali intentate contro i medici di famiglia per errori. Varie le spiegazioni: il cittadino è più attento, più informato e il medico deve essere in grado di comunicare in modo più efficace con i propri pazienti, spiegando i risultati degli esami, informando sugli obiettivi delle terapie. Quando ciò non accade, le proteste, e le cause, si moltiplicano. “In realtà molti procedimenti non sono relativi a veri e propri errori ma sono intentati per non aver informato sufficientemente la popolazione sulla prevenzione - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) – oltre che sugli esami di screening e gli stili di vita più corretti per prevenire malattie importanti, come quelle cardiovascolari o oncologiche. Nel campo dei tumori i cittadini si aspettano iniziative di educazione sanitaria, di essere informati sugli strumenti più efficaci per prevenire e combattere neoplasie come quelle della mammella, dell’ovaio, della prostata o del colon”. E’ quanto cerca di fare la Simg con il progetto di gestione integrata del malato di cancro tra oncologo e medico di famiglia o con i numerosi progetti in area cardiovascolare. “Uno degli step critici per educare il medico a educare bene l’assistito e diminuire così i margini di misunderstanding o di errore – continua Cricelli - è la formazione continua del medico: è quanto da sempre fa Simg che richiede ai propri soci, per essere accreditati, di rispondere a determinati severi criteri. Tale severità costituisce la migliore garanzia per il paziente sull’adeguata preparazione del medico. Va ricordato comunque che l’errore rappresenta una componente inevitabile della realtà umana. Ma l’analisi sistematica delle circostanze che hanno portato l’individuo a sbagliare e la messa in atto di iniziative a tutti i livelli (Medico di famiglia e specialista sul territorio, Aziende Sanitarie, Regioni e Ministero della Salute) può ridurre significativamente l’incidenza degli errori: solo la formazione del medico e la gestione integrata del rischio infatti possono determinare cambiamenti significativi nella pratica clinica, promuovere una cultura della salute più attenta al paziente e agli operatori sanitari e favorire la destinazione di risorse su interventi tesi a sviluppare organizzazioni e strutture sanitarie sicure e efficienti”.

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