Home Notizie Comunicati Stampa Anno 2012 Influenza, l’appello dei Medici di Famiglia: Vaccinatevi, non balizzate i sintomi

Influenza, l’appello dei Medici di Famiglia: Vaccinatevi, non balizzate i sintomi

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Da metà ottobre più di 627.000 persone sono state colpite da patologie respiratorie acute
Claudio Cricelli (presidente SIMG): "La  prevenzione col vaccino rimane la vera arma vincente. L’obiettivo è estendere l’immunizzazione all’80% dei più fragili: malati cronici, bambini e anziani”

Firenze, 13 novembre 2012 – L’influenza arriverà con le feste di Natale e metterà a letto dai 4 ai 6 milioni di italiani, l’8% della popolazione. Il virus non è ancora stato isolato, ma in base alle rilevazioni della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) da metà ottobre ben 627.600 persone sono state colpite da malattie respiratorie acute.  "Vogliamo raggiungere con il vaccino almeno l’80% della popolazione ‘fragile’, in particolare malati cronici, anziani e bambini, sui quali anche un virus debole può avere conseguenze pesanti - afferma il dott. Claudio Cricelli, presidente della SIMG -.  Nel corso delle ultime settimane il ritiro di milioni di dosi di vaccino ha ridotto la fiducia dei cittadini nei confronti di questo importante strumento di profilassi.
I lotti sono stati sbloccati dall’Agenzia Italiana del Farmaco e il divieto di utilizzo era stato stabilito a scopo cautelativo, ma le notizie pubblicate potrebbero spingere molte persone a evitare di vaccinarsi. È importante non banalizzare i sintomi, visto che ogni anno si registrano circa 8000 decessi attribuibili alle complicanze dell’influenza. Senza dimenticare l’aspetto dei costi: un giorno di ospedalizzazione per il Servizio Sanitario Nazionale rappresenta un esborso tra i 400 e i 600 euro. Il nostro consiglio è ricorrere all’immunizzazione, fino a fine dicembre, termine ultimo indicato dal Ministero della Salute”.
Quest’anno i virus influenzali in circolazione saranno tre. "La nostra rete di medici di medicina generale distribuiti su tutto il territorio nazionale – continua il dott. Cricelli - non solo fornisce con tempestività informazioni sull’evoluzione della patologia, i cui dati peraltro sono già tenuti sotto osservazione dalla rete Influnet, ma verifica anche capillarmente le complicanze e lo stato di salute della popolazione italiana nel corso del periodo influenzale, il numero di indagini diagnostiche effettuate, i trattamenti terapeutici prescritti, le assenze dal lavoro causate dalla malattia e i ricoveri ospedalieri richiesti. Abbiamo iniziato le rilevazioni quattro settimane fa e dagli ultimi dati risulta con evidenza che le malattie respiratorie simili all’influenza stanno avanzando”.
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