Home Notizie Comunicati Stampa Anno 2012 Influenza, sono 230.000 gli italiani a letto. I medici di famiglia: Il picco arriverà a meta Febbraio

Influenza, sono 230.000 gli italiani a letto. I medici di famiglia: Il picco arriverà a meta Febbraio

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I risultati di "Health Search”/"Italia, come stai?”, il progetto della SIMG che rappresenta il più potente strumento di rilevazione epidemiologica.
Il presidente Claudio Cricelli: "Da ottobre 1 milione e 200mila persone sono state colpite dal virus. Ogni settimana curiamo 500mila sindromi respiratorie acute”

 

Firenze, 19 gennaio 2012 – Il picco dell’epidemia di influenza si sta avvicinando e arriverà entro la prima metà di febbraio: nell’ultima settimana di rilevazione (9-15 gennaio) il virus ha messo a letto ben 230.000 italiani. Da metà ottobre circa 1 milione e 200mila persone sono state colpite dalla malattia. Anche le altre patologie respiratorie hanno un forte impatto, tanto che finora oltre 3 milioni di italiani sono state colpiti da virus diversi dall’influenza.
I medici di famiglia ogni settimana gestiscono circa mezzo milione di pazienti con queste forme acute che comportano un importante consumo di risorse sanitarie e non. "Possiamo stilare un primo bilancio di metà stagione influenzale - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) -. L’attuale curva di incidenza si posiziona nel mezzo delle precedenti stagioni con un sensibile aumento (circa 1 per mille alla settimana) che prelude al raggiungimento del picco nelle prossime tre-quattro settimane.
La fotografia è scattata da ‘Health Search’/‘Italia, come stai?’, il progetto della SIMG che rappresenta il più potente strumento di rilevazione epidemiologica mai realizzato nel nostro Paese. Una rete di medici di medicina generale distribuiti su tutto il territorio nazionale non solo fornisce con tempestività informazioni sull’evoluzione della patologia, i cui dati peraltro sono già tenuti sotto osservazione dalla rete Influnet, ma verifica anche capillarmente le complicanze e lo stato di salute della popolazione italiana nel corso del periodo influenzale, il numero di indagini diagnostiche effettuate, i trattamenti terapeutici prescritti, le assenze dal lavoro causate dalla malattia e i ricoveri ospedalieri richiesti. I medici di famiglia italiani sono in grado di fornire in tempo reale e con criteri scientifici assoluti informazioni essenziali per il miglior funzionamento del sistema sanitario, allo scopo di razionalizzare gli interventi, riducendo gli sprechi e concentrandosi sulle reali necessità del momento, venendo incontro alle esigenze della popolazione”.
Anche nel resto dell’Europa l’influenza è ancora a livelli bassi e ci si aspetta nelle prossime settimane un incremento dei casi. "è interessante rilevare – conclude il dott. Cricelli - che il sottotipo prevalentemente circolante in Europa è l’A/H3N2, ceppo stagionale che circolava prima della pandemia. Il virus A/H1N1 pandemico, declassato ora a stagionale, circola nella misura del 10% circa”. 

 

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