Rivista SIMG (www.simg.it)
Giugno 1998

Il nuovo Piano sanitario nazionale. L'assistenza ai
malati inguaribili.

C.Blengini
Medico Generale - Cuneo

Il nuovo Piano sanitario nazionale che dovrà condurre l’Italia ad allinearsi con gli altri stati europei in materia di diritti dei cittadini e di servizi erogati è stato recentemente presentato dal Ministro della Sanità Rosy Bindi ed è attualmente al vaglio delle Regioni. Esso contiene gli obiettivi da perseguire nel triennio 1998-2000 per garantire la salute dei cittadini e pianifica gli strumenti idonei alla sua realizzazione. Il dato demografico di progressivo inarrestabile aumento delle persone con oltre 65 anni che passerà dall’attuale 25% della popolazione generale, al 50% previsto per il 2015 obbliga ad un notevole cambio di rotta nella politica sanitaria del nostro, come pure di molti altri stati europei se si vuole continuare a garantire in modo efficace la salute dei cittadini. Questo cambiamento è reso peraltro più impellente dal fatto che le risorse a disposizione ben lungi dall’essere infinite, richiedono proprio per la loro limitazione attuale e futura una strategia di intervento che garantisca in modo equilibrato e uniforme il migliore approccio ai singoli problemi ai costi più bassi. Sono cinque gli obiettivi prioritari indicati dal Ministro:
• Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute
• Contrastare le principali patologie
• Migliorare il contesto ambientale
• Rafforzare la tutela dei soggetti deboli
• Adeguare la Sanità italiana a quella europea.

Nel piano, tra i vari sotto-obiettivi in cui si articolano gli interventi previsti, un’attenzione di riguardo viene dedicata al problema dell’assistenza alle persone nella fase terminale della vita (fig. 1).

Martedì 10/06/98 si è riunita per la prima volta al Ministero della Sanità presso il Servizio Studi e Documentazione la Commissione sulle cure palliative, voluta dal Ministro Bindi per affrontare in modo organico questo problema su tutto il territorio nazionale. Il mandato della commissione, definito nel decreto istitutivo, si articola nei seguenti punti:
• conoscere la domanda delle cure palliative nella fase terminale delle varie malattie (bisogni dei malati e delle famiglie, competenze necessarie a chi cura, bisogni di formazione)
• definire gli ambiti delle cure palliative: il servizio cure palliative, l’assistenza domiciliare, l’hospice, ecc. Determinazione dei modelli operativi, dei carichi di lavoro e dei costi
• definire gli standard (struttura, processo, risultato) e gli indicatori di qualità
• individuare linee per la formazione del personale socio-sanitario: formazione di base (scolastica, universitaria), formazione post-base