"Saper essere" medico generale con il paziente critico
A. Caroselli Medico Generale - Rieti

1. Palliativo deriva dal termine latino "pallium"ossia coprire-proteggere;

2. obiettivo principale delle cure palliative: "offrire con mezzi idonei la migliore qualità di vita" occupandosi in modo continuativo dei bisogni del paziente e della famiglia in rapporto alla esperienza di cura della malattia terminale: la cura deve essere estesa anche al cordoglio e al lutto. (definizione OMS);

3. la disciplina della palliazione è per definizione una pratica sanitaria "a bassa tecnologia", alto impatto emotivo con fulcro sulla erogazione di cure che prevedano un’elevata umanizzazione del rapporto medico-paziente (scelte clinico-terapeutiche Patient-centred);

4. per l’erogazione di trattamenti palliativi (che non attiene solo ai malati neoplastici) è indispensabile il consenso informato del Paziente che impone ai Medici di Famiglia un salto di paradigma culturale obbligandoli a rammentare che nelle decisioni controverse prevale il desiderio del Malato;

5. il trattamento palliativo garantisce cure continuate fino all’exitus, può essere effettuato a domicilio con la necessaria e inevitabile collaborazione dei familiari (vedi oltre);

6. è importante sapere che nella quasi totalità dei casi la causa principale di decesso avviene per complicanze infettive soprattutto polmonari (mentre le temute complicanze emorragiche sono frequenti soprattutto nelle neoplasie invasive testa-collo). Tale organo presenta con elevata frequenza deficit funzionale nei malati neoplastici in fase avanzata.

Elementi imprescindibili per impostare un trattamento palliativo domiciliare:
1) Desiderio e motivazione del paziente
2) Possibilità di individuazione di una figura "leader"
3) Disponibilità tra i familiari del "care giver"
4) Reale "entourage" familiare
5) Possibilità di coordinamento del molteplice numero delle figure professionali coinvolte
6) Necessità di identificare (da parte dei familiari) il rispettivo ruolo, proprio ed altrui.

"i buoni giudizi derivano dall’esperienza ma l’esperienza è il nome che diamo ai cattivi giudizi" (anonimo)

Criteri di reclutamento tecnico per la spesa in carico a domicilio del paziente critico irreversibile (terminale)

1. Indice di Karnofsky (performance status) < di 40
2. Sopravvivenza stimata < 2 mesi (paziente al IV stadio polimetastatico)

Karnofsky performance status

100= Attività lavorativa: completa
Attività quotidiane: complete
Cura personale: completa
Sintomi supporto sanitario: nessuno

90= Attività lavorativa: lieve difficoltà
Attività quotidiane: lieve difficoltà a camminare
Cura personale: completa
Sintomi e supporto sanitario: calo ponderale <5%, calo energie, sintomi minori (1)

80= Attività lavorativa: difficoltà lieve grave
Attività quotidiane: difficoltà lieve-moderata a camminare e/o guidare
Cura personale: lieve difficoltà
Sintomi e supporto sanitario: sintomi (2), calo ponderale <10%, dimin. moderata energia

70= Attività lavorativa: inabile
Attività quotidiane: difficoltà moderata (si muove prevalentemente in casa)
Cura personale: moderata difficoltà
Sintomi e supporto sanitario: sintomi (3), dimin. grave energia

60= Attività quotidiane: grave difficoltà a camminare e guidare
Cura personale: moderata-grave difficoltà
Sintomi e supporto sanitario: sintomi (3), dimin. grave energia, calo ponderale >10%

50= Attività quotidiane: alzato per più 50% ore del giorno
Cura personale: grave difficoltà
Supporto sanitario: frequente (Paziente ambulatoriale)

40= Attività quotidiane: a letto per più 50% ore del giorno
Cura personale: limitata cura di sé
Supporto sanitario: assistenza san. straordinaria per frequenza e tipologia di intervento

30= Attività quotidiane: inabile
Cura personale: inabile
Supporto sanitario: molto intenso, indicazione ricovero o ospedalizzazione domiciliare

20= grave compromissione delle funzioni organiche e vitali (irreversibile)

10= rapida progressione processi biologici mortali

0= morto